Siamo alla vigilia del 69° Festival di Sanremo e l’Italia si appresta a fermarsi una settimana per dare spazio all’unico Media Event nostrano.
Il Festival della Canzone Italiana è, in effetti, il solo evento in grado di monopolizzare l’attenzione dei media per tutta la sua durata. Radio, stampa, tg, tv, web, per 7 giorni almeno parleranno di Sanremo, non importa che sia delle canzoni in gara, degli ospiti, del look, di gossip, dei presentatori, delle gaffe, quel che importa è parlarne.
Se i media lo racconteranno, tutta l’Italia si fermerà a guardarlo, diffidate da chi dice che non lo farà, magari per poco, forse per sbaglio, tutti nel corso della settimana vedranno qualcosa del Festival.
Per rendere l’idea della rilevanza di questa manifestazione vi ricordo come nel 2013 venne slittata la data delle elezioni politiche per evitare che coincidesse con il Festival. Questo sottolinea il ruolo di primo piano che la musica, e di riflesso questo evento, ha nel nostro Paese, provo ad immaginarne il motivo: l’Italia ha un’importante tradizione musicale radicata e, soprattutto, gli italiani hanno bisogno di “distrazione”. La musica ha fatto da contrappunto ad ogni momento della storia italiana e del nostro vissuto personale, non delude, è colonna sonora dei giorni felici e conforto in quelli bui, ha saputo raccontare l’Italia dell’arte e quella di cui non andare fieri, la politica e la cronaca, l’amore e l’amicizia, la morte e il divertimento, la violenza e il disagio, la forza interiore e la bellezza. Per tutti questi motivi gli italiani amano la musica e Sanremo.
Il Festival non è solo un grande evento mediatico, fa anche parte della tradizione italiana e, come tale, è sempre entrato nelle case, lì dove le famiglie si sono sempre riunite davanti alla radio prima, alla televisione poi, per seguire questo evento. Io, come sicuramente molti di voi, ricordo il Festival di Sanremo come un momento in famiglia. Da bambina seguivamo in maniera rituale tutto il Festival e aspettavamo con ansia che venisse proclamato il vincitore, si superava sempre la mezzanotte, ma in quell’occasione mi veniva concesso di restare sveglia. Seguivamo tutto fino alla fine in cucina, ognuno aveva il suo preferito e, molto spesso, si andava a letto delusi per l’esito, poco importava però, l’attesa e la musica ci avevano regalato emozioni.
Anche quest’anno Sanremo ci farà dimenticare per una settimana le difficoltà di questo Paese, ci racconterà con note e parole la vita.
Sul solco dello scorso anno, osando ancora di più, Claudio Baglioni ha composto un cast coraggioso che prende in considerazione tutti i generi musicali. Vedremo sul palco dell’Ariston rock, pop, rap, reggae e trap. Mai come quest’anno la rosa degli artisti in gara rispecchia il reale panorama musicale italiano fatto di classifiche scalate da rapper e trapper, di una scena “indie” che è sempre meno di nicchia, ma anche di cantautori, gruppi rock e, ovviamente, di grandi interpreti.
Il risultato sarà un Festival che coinvolgerà un pubblico trasversale composto da adolescenti e anziani, senza dimenticare le generazioni di mezzo, avranno tutti qualcosa da scoprire, magari rimanendo sorpresi, perché tutta la musica merita un’opportunità. Anche in questa edizione ci appassioneremo, ci emozioneremo, faremo il tifo, ma solo il tempo deciderà se consegnare, o meno, queste canzoni all’immortalità, a prescindere dal destino del suo interprete.
A seguire i 24 brani in gara con il big che li presenta e l’ospite con cui duetteranno nella serata di venerdì. Cliccando sul titolo della canzone potrete leggere il testo del brano. Se non conoscete tutti i concorrenti e volete saperne di più potete andare sul canale Instagram del blog oppure sulla pagina Facebook sempre del blog. Buona visione e buona musica.
- Rolls Royce di Achille Lauro che duetterà con Morgan
- Le nostre anime di notte di Anna Tatangelo che duetterà con Syria
- Mi sento bene di Arisa che duetterà con Tony Hadley
- Per un milione dei BoomDaBash che duetteranno con Rocco Hunt
- Argento vivo di Daniele Silvestri (feat. Rancore) che duetterà con Manuel Agnelli
- Parole nuove di Einar che duetterà con Biondo
- Nonno Hollywood di Enrico Nigiotti che duetterà con Paolo Jannacci
- Solo una canzone degli Ex–Otago che duetteranno con Jack Savoretti
- Senza farlo apposta di FedericaCarta e Shade che duetteranno con Cristina D’Avena
- Aspetto che torni di Francesco Renga che duetterà con Bungaro accompagnati da Eleonora Abbagnato
- Rose viola di Ghemon che duetterà con Diodato e Calibro 35
- Musica che resta di Il Volo che sarà accompagnato dal violinista Alessandro Quarta
- La ragazza con il cuore di latta di Irama che duetterà con Noemi e Caterina Guzzanti
- Cosa ti aspetti da me di Loredana Bertè che duetterà con Irene Grandi
- Soldi di Mahmood duetterà con Guè Pequeno
- Dov’è l’Italia di Motta che duetterà con Nada
- I ragazzi stanno bene dei Negrita che duetteranno con Enrico Ruggeri e Roy Paci
- Mi farò trovare pronto di Nek che duetterà con Neri Marcorè
- Un’altra luce di Nino D’Angelo e Livio Cori che duetteranno con i Sottotono
- L’ultimo ostacolo di Paola Turci che duetterà con Beppe Fiorello
- Un po’ come la vita di Patty Pravo con Briga che duetteranno con Giovanni Caccamo
- Abbi cura di me di Simone Cristicchi che duetterà con Ermal Meta
- I tuoi particolari di Ultimo che duetterà con Fabrizio Moro
- L’amore è una dittatura degli Zen Circus che duetteranno con Brunori Sas
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